SASS Canoa Canadese   Area Soci
 

Il BRENTA fino alla MALCONTENTA

17 giugno 07

Visto che nessuno prende l'iniziativa a distanza di mesi dalla bella uscita sul Brenta, prendo lo spunto per raccontare brevemente la giornata:

 

Ore 8.30 concentramento al forte degli iscritti, controllo del materiale da portare, saluti a tutti gli intervenuti, compresi quelli in ritardo...  la domenica e' sempre la giornata più faticosa per le levatacce !

 Ci organizziamo per il trasporto delle canoe con i volontari che mettono a disposizione i mezzi dotati di traino, partiamo in fila indiana alla volta di Padova dove incontriamo altri "canottieri" che si aggregano. Addirittura una coppia di "navigati " provenienti da Rovereto. Sosta- colazione al casello per recuperare qualche minuto di ritardo sulla  tabella di marcia e

anche la macchina di Fabio e Vanni con consorti che si erano fermati in autogrill.

Una volta a destinazione la carovana scarica i bagagli  e prepara le canoe... si parte!

La lentezza della corrente  appare eccessiva a chi, con meno esperienza, puntava su emozioni forti, ma si fa apprezzare quando iniziano gli scorci delle ville Venete con i loro parchi.

Incontriamo due chiuse dove ci ammassiamo per scendere ogni volta di un paio di metri di dislivello, riposando ad oltre metà percorso per la pausa pranzo.

Attracchiamo ad un pontile con area attrezzata pic- nic dove sono già al lavoro con la carbonella le popolazioni autoctone. In effetti il posto merita, immerso nel verde, e ci permette uno scambio di impressioni anche con gli altri equipaggi.

Ripartiamo alla volta della Malcontenta, ultima località della ventina di chilometri percorsi, e la cosa strana è che stiamo scendendo un fiume - canale imbragato tra due stretti argini in direzione mare ma se smettiamo di pagaiare andiamo contro corrente. Infatti sono più forti la marea e la spinta del vento dal mare aperto che non la corrente del fiume stesso.

Questi è navigabile non solo da barche di piccole dimensioni ma anzi si sfruttano molto per il turismo i burchielli, imbarcazioni fluviali attrezzate appositamente di ristorante per consentire la degustazione dei piatti a base di pesce.

La zona percorsa è stata la più snob fin dall'epoca di Marco Polo, il trecento. Il massimo lo si è raggiunto però nel Cinque- Seicento. 

Qui infatti data la vicinanza del fiume si riuniva la nobiltà veneziana circondata da pittori e architetti tra i quali il Palladio, il Tiepolo e il Longhena.  

Una volta giunti a destinazione mettiamo le canoe sui mezzi e ci accingiamo al rientro a Verona. Siamo stanchi ma soddisfatti della giornata e in macchina è tutto un vociferare sulle esperienze personali e sui progetti futuri.

 Accompagnati i passeggeri non resta che riunirsi al Forte con i soliti volonterosi Ruggi, Daniele e Alessandro per togliere almeno le zolle di terra dalle canoe e per rimessarle in magazzino. 

Alla prossima !!!!!!!!  

Mauro F.